UN ART, UNE HISTOIRE: LES SCULPTEURS DE VENS
a cura di Vincenzo Bixio e Gabriella De Munari Bixio
In un secolo di rapidi cambiamenti economici e di progresso tecnologico fiorisce a Vens, nell’arco di tre generazioni, un gruppo di scultori fedeli alle radici profonde della cultura montanara ma anche eclettici, creativi, aperti al nuovo ed alle molteplici sollecitazioni del tempo.
Alcuni propongono con vigore espressivo ed intrinseca poeticità le immagini di una civiltà rurale che lentamente si va trasformando, col desiderio di farne rivivere tutti i valori. Altri, seguendo il proprio estro creativo e cimentandosi con la difficoltà della materia e dei soggetti prescelti, danno vita ad una produzione varia ed originale, espressione di una cultura montanara non sorda e cieca di fronte ai mutamenti esterni e a quel che di buono portavano i tempi nuovi.
Le fotografie delle sculture, appositamente realizzate, sviluppano i temi di una vasta sinfonia musicale valdostana esaltando ora l’eleganza della vita e il sentimento del trascorrere del tempo, ora la raffinatezza e varietà dei dettagli esecutivi enfatizzati da un forte contrasto chiaroscurale. Esse colgono la complessità delle opere in quanto testimonianze della quotidianità montanara, sottolineando la personale visione del mondo dei vari autori: talvolta fedele alla realtà, altre volte idealizzata, ironica o stralunata. Di tutti questi straordinari scultori è evidenziata, vero tema di fondo, la profonda autenticità umana.
I testi, tutti originali, includono approfondite biografie e contributi di carattere storico, sociologico e artistico di personalità di prestigio tra le quali Augusto Rollandin (Presidente della Regione Valle d’Aosta), Christiane Dunoyer (Presidente del Centre d’Etudes francoprovençales “René Willien” di Saint-Nicolas), Benonino Gerbore (artigiano di Saint-Nicolas, già Presidente dell’Istituto Valdostano per l’Artigianato Tipico), Laurent Bionaz (Fondo Bionaz).